Il rapporto adolescenti e social network

da Claudia Mondina
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I giovani & social network: rapporto

Oggigiorno sempre più giovani sono coinvolti in un mondo, quello dei social network,  che appare loro sempre più reale e sempre meno virtuale. Un mondo che nasconde anche molti pericoli. Carla Garlatti garante per l’infanzia sostiene che nonostante i pericoli bisogna consentire ai ragazzi di navigare sul web che, in fondo, fa parte del loro bagaglio culturale e sociale. È un mezzo di apprendimento, intrattenimento, comunicazione e condivisione anche con la famiglia.

Quindi anziché contrastare il web occorre rigorosamente disciplinare qualsiasi accesso alla rete. L’utilizzo fatto dai ragazzi troppo giovani è distorto perché non sono in grado di riconoscere un contenuto nocivo o offensivo da uno realmente positivo, arrivando così a incorrere in episodi di bullismo e denigrazione.

Stefano Vicari professore ordinario di neuropsichiatria infantile, in una sua recente intervista, pone l’attenzione sulle fasce d’età più a rischio, facendo una netta distinzione tra bambini e adolescenti. Per i primi è indispensabile il totale controllo da parte dei genitori anche grazie all’utilizzo di strumenti di parental control mentre per i secondi il discorso è più complesso: non va fatto un divieto ma vanno educati al suo uso.

Come? Dando il buon esempio, evitando di utilizzare in maniera spasmodica i social network. E’ importante che i genitori recuperino il loro ruolo per far si che i figli possano essere accompagnati verso un percorso di autonomia e consapevolezza.

Quali sono le conseguenze dei social sui più giovani?

Sempre il Professor Vicari afferma che i social sono fattori di rischio come tutto quando se ne abusa. Le conseguenze spesso sono una riduzione dell’attività fisica, una diminuzione delle ore di sonno e nei più piccoli processi di emulazione quindi di rischio. Stabilire una relazione positiva con lo strumento è importante e straordinario per favorire la salute mentale ed aprire, ad esempio, nuove strade per l’apprendimento.

Naturalmente saranno i genitori e gli educatori in genere che faranno il primo passo nel dare l’esempio per un corretto uso dei social.

Quali sono gli errori più frequenti dei genitori in fatto di educazione digitale? Non tutti hanno un’alfabetizzazione digitale per cui bisogna avvicinarsi ai ragazzi sui social non per giocare con loro ma per capire cosa stanno facendo.

Il mio punto di vista

Ormai lo sappiamo, a tutti piace “controllare” il cellulare, curiosare, informarsi, scambiare messaggi con gli amici, tuttavia, con i nostri figli dovremmo cercare di limitare questa esigenza.

I bambini, anche quelli più piccoli, osservano ed imparano dagli atteggiamenti di noi adulti. Per quanto a volte sentiamo il bisogno di distrarci dai ritmi quotidiani ed il cellulare è una vera e propria tentazione, anche noi dobbiamo autoregolarci perchè questo può causare disattenzione nei confronti dei più piccoli.

Cosa fare in maniera pratica?

  • Evitiamo di tenere sempre a portata di mano il nostro cellulare;
  • Diminuiamo il tempo sui social network;
  • Limitiamo la condivisione online di ogni momento della nostra giornata;
  • Passiamo del tempo di qualità con i nostri figli.

citazione: “Non saranno né la televisione né Internet a creare disagio ai bambini e agli adolescenti, quanto una certa indisponibilità degli adulti a esserci.” (Paolo Crepet, cit da La Gioia di Educare)

Se vuoi approfonfire questo argomento guarda la campagna Se non ha l’età, i social possono attendere lanciata dal Garante privacy e Telefono Azzurro.

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